Il
termine ‘conflitto’, visto spesso come un fenomeno sociale, è considerato come
un nome dalla connotazione negativa. Tuttavia, il conflitto, non sempre
negativo, è una realtà della vita che non si puo’ evitare. Il conflitto puo’ prodursi su ogni livello:
individuale, familiare, organizzativo, nazionale, politico. Il conflitto, normalmente, è considerato un fenomeno che irrita
la sensibilità altrui e che sfocia in negatività e talvolta in mera violenza.
Abbiamo
associato le cause dei conflitti a differenti fattori. Tuttavia, abbiamo
identificato un elemento molto importante: la comunicazione efficace o inefficace
quando si tratta di parole e del loro corretto utilizzo. Ogni giorno, la
maggior parte della gente instaura dei contatti interpersonali. La scelta di
parole pertinenti o inappropriate determinano il livello di comprensione o di
malinteso vissuti e subiti tra le popolazioni. Tali malintesi possono degenerare
in piccoli incidenti sino a prendere dimensioni catastrofiche, nei peggiori dei
casi. Spesso cio’ che è detto non corrisponde a quanto si voleva dire e cio’
che si intendeva dire non è quanto è stato compreso e percepito dagli altri. A
volta la gente reagise secondo dei malintesi dovuti alla mancanza di
compresione reciproca e malinterpretazione di situazioni senza verificarne
realmente l’autenticità. Questi
malcapitati eventi possono verificarsi purtroppo in tutti i settori: medici, legali,
ingenieristici, commerciali, ecc.
L’obiettivo di questa ricerca svolta dalla SPGS (DEPARTMENT OF EUROPEAN LANGUAGES FACULTY OF ARTS UNIVERSITY OF LAGOS - NIGERIA ) è di valutare i risultati
della comunicazione efficace ed inefficace, soprattutto quando si tratta di
situazioni in cui sono coinvolte più lingue. SPGS intende considerare i conflitti
e le loro trasformazioni in questa era della mondializzazione inserita in un
milieu multietnico e multilingue. Ognuno di noi è collegato al resto del mondo tramite
la comunicazione scritta e le tecnologie moderne: gli aerei, Internet, le
telecomunicazioni ed satelliti. L’ideale è saperne fare buon uso e vegliare
affinché i messaggi non vengano mai alterati da incomprensioni linguistiche e
cattive traduzioni.
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