giovedì 20 dicembre 2012

La professione del terminologo presso un’agenzia di traduzioni (parte 2) La costruzione terminologica : carenza o concorrenza


La costruzione terminologica comprende l’insieme degli interventi e delle decisioni destinati a correggere situazioni di carenza lessicale.
Il trattamento delle carenze porta alla creazione di nuove designazioni dove vi sono delle mancanze, ad esempio, per rispondere efficacemente alla presenza di termini esistenti in una lingua ma senza controparte nella lingua di traduzione. L’obiettivo è di fare apparire e convalidare un « equivalente » che sia soddisfacente.

L’esercizio è pericoloso e il terminologo si accontenta generalmente di spiegare il significato dei termini interessati, sperando che un tecnico o un professionale competente possa fornire dei suggerimenti interessanti e convalidanti. Ogni neologismo creato deve essere obbligatoriamente l’oggetto di un controllo e omologazione da parte ei professionisti del settore prima di una sua messa in opera.
Il trattamento dei casi di concorrenza è più semplice. Consiste nel fare una scelta tra le differenti designazioni concorrenti nelle situazioni in cui esistono più designazioni per un unico e solo oggetto, concetto, prodotto, processo o sistema.

Il terminologo si accontenta generalmente di recensire le designazioni esistenti e di arricchire la pratica di ciascuna designazione per giungere ad un bilancio dei loro rispettivi meriti e valori semantici. Successivamente, deve prudentemente sottomettere la questione ad un’équipe di persone specializzate per giungere ad un mutuale consenso.
Le pratiche di costruzione terminologica possono seguir un iter sistematico. Ci si trova dunque nelle situazione di creazione o aggiornamento di vincoli linguistici. Questo avviene quando un’azienda di uno specifico settore di attività desidera razionalizzare la terminologia eliminando i doppioni e creando secondo necessità delle designazioni mancanti.

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