giovedì 25 marzo 2010

Intervista realizzata da Emmanuelle Bodin – responsabile di un’importante azienda operante nel settore ambientale—nell’ambito di una ricerca personale

Emanuelle, con il supporto di un'azienda che si occupa di risorse umane, sta realizzando un dossier che analizzi diversi profili professionali di suo particolare interesse, mettendosi in contatto diretto con 10 persone operanti in differenti attività, tra cui la gestione di un’agenzia di traduzioni.

Di seguito l’intervista da me rilasciata in lingua francese:

1. Potrebbe dirmi in cosa consiste il suo lavoro?

Gestisco progetti di traduzioni e localizzazioni :

Risondo a richieste di preventivo, in inglese, francese e italiano. Chiamo i clienti al telefono per presentare loro le nostre proposte commerciali. Assegno le traduzioni a traduttori adeguati al tipo di progetto e seguo il loro lavoro. Controllo che il formato grafico dei testi sia stata rispettato. Invio le informazioni di fatturazione alla mia amministrazione. Tengo sotto controllo i ritardi di pagamento e rilancio di conseguenza i ritardatari.

Da quanti anni esercita questo mestiere?

Dal 2002.

2. Quali sono le competenze e qualità richieste per svolgerlo?

Conoscere bene almeno tre lingue, attenersi ad una metodologia precisa, saper convincere della qualità dei servizi offerti al cliente.

3. Qual'è il vostro percorso professionale? Quali sono secondo lei le formazioni scolastiche più adeguate?

Io sono laureata presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano in Lingue e letterature moderne, ho lavorato come segretaria di produzione in due agenzie di comunicazione globale di Milano negli anni '90 e contemporaneamente, svolgevo la mia attività freelance di traduttrice tecnica. Nel 2004 ho fondato con altri colleghi la nostra agenzia di traduzioni.

4. Cosa amate e non amate nel vostro mestiere e perché?

Adoro lavorare, e basta. Per me il lavoro non è mai stato un peso, mi sono sempre realizzata quando ho avuto l'opportunità di esprimere la mia creatività, l'interesse per le lingue e i meccanismi del Web.

Non amo le persone ed aziende disoneste che non pagano le loro fatture o che le pagano in ritardo.

5. Quali sono le cndizioni lavorative (orari, trasferte)?

Inizio a lavorare alle 9 del mattino e proeguo sino alle 9 di sera, pero' con varie interruzioni.

6. Quali evoluzioni professionali sono possibili?

Se siete traduttore freelance il meglio è creare una vostra rete di clienti su Internet.

7. Ci sono degli sbocchi interessanti?

Creare la propria azienda di traduzioni ed allargarsi ad altre combinazioni linguistiche gestite in freelancing.

8. Quali consigli dareste?

Lavorare duro e conoscere i meccanismi del WWW per promuovere la propria attività online.

9. E lo stipendio di un neofito, me ne puo' parlare?
Si comincia sempre con il freelancing e quindi dipende dal volume dei progetti che si riescono ad ottenere e alla credibilità espressa da studi e lavori precedenti. Il tempo del posto fisso è ormai tramontato soprattutto nella nostra professione. I traduttori sono quasi totalmente dei lavoratori autonomi.

martedì 23 marzo 2010

E' on-line anche la versione francese del nuovo articolo sulla traduzione inglese secondo i rilettori di lingua romanza


Il mio ultimo articolo, pubblicato venerdi' scorso, è finalmente on-line in lingua francese. Un'ottima collaboratrice francese l'ha tradotto e poi il nostro amministratore delegato lo ha arricchito di nuove considerazioni.

L'ottica è sempre diretta ad analizzare la qualità dei testi tradotti in inglese, dimenticando i pregiudizi legati alle nostre lingue d'origine.
Chi desidera consultarlo clicchi la seguente link:

lunedì 22 marzo 2010

Tutto quello che avreste voluto sapere sulla traduzione inglese ma non avete mai osato chiedere


Un occhio nuovo sulla traduzione inglese

Nel mestiere di traduttore spesso si parla di traduzioni troppo letterali quando la sintassi e la scelta del vocabolario si avvicinino spiccatamente al testo di origine- ma in se, la traduzione letterale puo’ essere giudicata anche una buona traduzione?

-- I rilettori di madre lingua romanza ritengono i termini di origine latina troppo assomiglianti ai corrispettivi nelle loro lingue, sminuendo cosi’ il valore medesimo della traduzione. L’effetto della cosidetta traduzione “specchio” rappresenta infatti lo spauracchio del traduttore anglofono che sovente si sente responsabile di aver troppo abusato di terminologie e strutture grammaticali prossime alle lingue di origine.

E' sempre cosi'?

Ho appena pubblicato un articolo che troverete per esteso alla pagina seguente:
http://www.traduzione-in.com/traduzione-inglese.htm